Safety - D.Lgs.81/2008 Titolo III Capo III - Valutazione del RISCHIO FULMINAZIONE nel rispetto della parte 2 e 3 della Norma CEI EN 62305 (Potenziale danno materiale alle strutture e pericolo per le persone)
D.Lgs.81/2008 Titolo III - Capo III - Impianti e apparecchiature elettriche
Art. 80. - Obblighi del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinche' i materiali, le apparecchiature e gli impianti elettrici messi a disposizione dei lavoratori siano progettati, costruiti, installati, utilizzati e manutenuti in modo da salvaguardare i lavoratori da tutti i rischi di natura elettrica ed in particolare quelli derivanti da:
....omissis...;
e) fulminazione diretta ed indiretta;
....omissis…
La serie di Norme CEI EN 62305 è composta dalle seguenti quattro parti:
- CEI EN 62305-1 "Protezione contro i fulmini. Principi generali"
- CEI EN 62305-2 "Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio"
- CEI EN 62305-3 "Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone"
- CEI EN 62305-4 "Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture"
Il CLIENTE si impegna a fornire:
- dettaglio del carico di incendio reale per ciascun compartimento espresso in megajoule/mq (D.M. 9 marzo 2007)
- copia del CPI
- planimetrie
Inoltre, dovrà essere garantita la possibilità di accedere ai luoghi e la disponibilità di referenti e preposti per la richiesta di eventuali informazioni tecniche
ESCLUSIONI
Calcolo del carico di incendio reale per ciascun compartimento espresso in megajoule/mq (D.M. 9 marzo 2007)
DETTAGLIO DEL SERVIZIO
1.1 - sopralluogo in azienda;
1.2 - Assitenza al datore di lavoro perchè possa valutare correttamente quanto previsto ai commi 2 e 3 del D.Lgs.81/2008;
1.3 - Procedere alla elaborazione della documentazione necessaria per soddifsfare quanto previsto nei punti precedenti in riferimento alla legislazione vigente.
La valutazione del rischio di fulminazione ha lo scopo di verificare la probabilità che un fulmine possa interessare direttamente o indirettamente i fabbricati dello stabilimento e l'entità del danno conseguente alle persone. Tale valutazione sarà eseguita tramite il metodo indicato dalle Norme CEI 81-10 attualmente in vigore e con i dati forniti dal Committente.
Nel caso l'esito della valutazione individui un rischio al di sotto dei limiti tollerabili dalla norma la struttura potrà definirsi autoprotetta, mentre in caso contrario saranno identificate le misure di protezione da adottare e che dovranno essere oggetto di un successivo progetto per il loro dimensionamento.
La relazione di calcolo interesserà la valutazione del rischio inerente la sicurezza e la probabilità di danno alle persone. Non è prevista la valutazione del rischio economico in quanto non rilevante ai fini del documento di valutazione dei rischi ai sensi del DLgs. 81/2008 e s.m.i.
Le attività proposte considerano la parte 2 e 3 della Norma CEI EN 62305, che è applicabile alla valutazione del rischio dovuto a fulmini a terra in una struttura o in un servizio.
Lo scopo di questa parte della Norma IEC 62305 è di fornire la procedura per la determinazione di detto rischio. Una volta che sia stato stabilito un limite superiore per il rischio tollerabile, questa procedura permette la scelta di appropriate misure di protezione da adottare per ridurre il rischio al limite tollerabile o a valori inferiori.
Si precisa che, per:
• le strutture con rischio di esplosione,
• gli ospedali,
• le altre strutture in cui guasti di impianti interni possono provocare immediato pericolo per la vita umana, in cui non sia già stato installato un impianto di protezione contro i fulmini (LPS) realizzato in conformità alle precedenti Norme CEI 81-1, l’idoneità delle misure di protezione deve essere verificata in conformità alla presente Norma.
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